PROFILO PERSONALE

Emanuele Tartaglia è nato a Milano nel 1958. Laureato in fisica presso l’università degli Studi di Milano, conferenziere, scrittore, consulente direzionale, esperto in comunicazione, trainer, formatore aziendale, è conosciuto per la sua determinazione, la passione e l’abilità di linguaggio. E’ diventato un trainer apprezzato nel campo dello sviluppo personale.

Nel 1985 inizia la sua ricerca di risposte scoprendo il metafisico e la fisica quantistica. Dopo anni di studi e di esperienze, con il nuovo millennio comprende la sua vera natura e la sua vita cambia in modo irreversibile. Da allora si dedica alla ricerca e alla trasmissione di insegnamenti utili alla motivazione e allo sviluppo della persona. La sua preparazione copre diverse discipline: Programmazione Neuro Linguistica, comunicazione efficace, comunicazione non verbale, comunicazione persuasiva, gestione delle motivazioni, delle emozioni e dello stress. Creando collegamenti tra le diverse discipline ha dato quindi luogo a nuove metodiche. Tutto il suo lavoro consiste in un tentativo di riempire lo spazio tra la materia e la mente e, così facendo, colmare il divario tra scienza e spiritualità.

 

 

PROFILO PROFESSIONALE

Il coach è uno facilitatore che aiuta a costruire il futuro desiderato e ad attivare le risorse necessarie perché quel futuro diventi realtà.
In generale, si definisce coaching il processo attraverso il quale si aiutano individui e gruppi di persone raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance. Questo processo comporta l’espressione piena della forza delle persone, che vengono aiutate ad aggirare i propri limiti e le proprie barriere perché possano dare il meglio di sé, e vengono indotte a realizzare prestazioni più efficaci in quanto membri di una squadra. Pertanto, affinché il coaching sia davvero efficace, è necessario che si focalizzi con uguale intensità sia sulle attività da svolgere che sugli aspetti relazionali.

Il coaching pone una particolare enfasi sul cambiamento generativo, che si concentra sulla definizione e sul raggiungimento di obiettivi specifici. Le metodologie di coaching sono “orientate al risultato”, piuttosto che “centrate sul problema”. Tendono ad incentivare lo sviluppo di nuove

strategie di pensiero e di azione, piuttosto che cercare di risolvere problemi e conflitti del passato.
L’attività di coach è quella che consiste nell’addestrare intensivamente. Pertanto, storicamente, il coaching si focalizzava in modo peculiare sul miglioramento di specifiche performance comportamentali. Un coach efficace osserva il comportamento di una persona ed è in grado di fornirle guida e consigli per ottenere dei miglioramenti in situazioni e contesti specifici. In questo processo il coach promuove inoltre lo sviluppo delle competenze comportamentali della persona attraverso un’accurata attività di osservazione e feedback.

Molte aziende e molte organizzazioni stanno ricorrendo al coaching per sostituire o integrare la formazione. Essendo il coaching più focalizzato, contestualizzato e rivolto a target specifici, è più efficace dei tradizionali metodi di formazione per ottenere dei risultati reali ed incisivi e aiutare in vari modi le persone ad agire più efficacemente.

Per ottenere i risultati desiderati nel settore imprenditoriale e aziendale, il coach affronta comunemente questioni che consistono nel:

> Generare nuove possibilità
> Fare delle scelte
> Organizzare le aspettative relative a se stessi e agli altri
> Comunicare efficacemente
> Gestire il tempo
> Apprendere dagli errori del passato
> Risolvere i problemi
> Migliorare i rapporti di lavoro
> Gestire gli alti e bassi
> Trovare un equilibrio tra vita privata e professionale

Un altro settore è quello del “life coaching”. Il life coaching è finalizzato ad aiutare a raggiungere degli obiettivi personali, che possono anche essere di gran lunga indipendenti da quelli professionali o aziendali. Il life coaching consiste nell’aiutare le persone ad affrontare una serie di circostanze e di attività che possono presentarsi nel passaggio da una fase della propria vita a quella successiva.

Le tecniche e i metodi derivano in gran parte dal campo della Programmazione Neuro-Linguistica. Le abilità e gli strumenti della PNL sono particolarmente appropriati ad un’attività di coaching efficace.

L’enfasi che viene posta sui risultati, sul modeling di persone dotate di capacità esecutive d’eccezione e l’efficacia nel mettere in atto processi che realizzano con gradualità dei risultati eccellenti, gestire gli stati interiori, assumere diverse posizioni percettive, identificare i momenti di eccellenza, mappare le risorse e procurarsi un feedback di alta qualità fanno della PNL una delle risorse più importanti e potenti per i coach.

Mentre il coaching si focalizza tipicamente su che cosa una persona stia facendo e debba fare per realizzare una performance efficace, la PNL e il processo di modeling della PNL si concentrano su come realizzare una performance efficace. Il coaching e il modeling sono due processi tra loro complementari per realizzare delle performance ottimali, in quanto formano un circolo virtuoso tra ciò che è necessario fare e come farlo. Il modeling arricchisce il coaching indicando come le abilità e le attività fondamentali si realizzano al meglio. Il coaching, a sua volta, corrobora il modeling aiutando le persone ad interiorizzare e a mettere in pratica ciò che è stato modellato. L’apprendimento consiste quindi nel raggiungere due risultati, imparare che cosa fare e, contemporaneamente, come farlo.

Il compito del coach è quello di fornire il supporto e la tutela che sono necessari ad assistere efficacemente i clienti nella loro evoluzione, nella loro crescita e nel loro cambiamento. A seconda della situazione e delle necessità del cliente, il coach può essere chiamato ad assumere uno dei vari possibili ruoli.

Guidare e caretaking. Il guidare e il caretaking riguardano il supporto che viene fornito relativamente all’ambiente in cui si verifica il cambiamento. Il processo del guidare consiste nel dirigere una persona o un gruppo di persone su un percorso che conduce da uno stato presente ad uno stato desiderato. Si presuppone, quindi, che la “guida” ci sia già stata prima, e che conosca il modo migliore, o che conosca almeno un modo, per raggiungere lo stato desiderato. Il caretaker o ha inoltre il compito di fornire un ambiente che sia fonte di sicurezza e sostegno. Questo significa anche assicurarsi che ciò che è necessario sia disponibile e che dall’esterno non provengano inutili distrazioni o interferenze.

Coaching. Il coaching si focalizza su un livello comportamentale, in quanto consiste nell’aiutare una persona a realizzare o a migliorare una determinata performance comportamentale. A questo livello i metodi di coaching sono finalizzati a promuovere la consapevolezza conscia delle risorse e delle abilità, e lo sviluppo della competenza conscia. Questi metodi consistono, tra l’altro, nel sollecitare e rinforzare le abilità delle persone attraverso un’attenta attività di osservazione e di feedback, e nell’agevolare un’azione coordinata con gli altri membri della squadra. Un buon coach osserva il comportamento delle persone e fornisce loro una guida e dei consigli su come migliorare in situazioni e contesti specifici.

Insegnamento. L’insegnamento consiste nell’aiutare una persona a sviluppare le sue abilità e le sue capacità cognitive. Il suo obiettivo generale è quello di aiutare le persone a sviluppare le competenze e le “abilità di pensiero” caratteristiche di un’area di apprendimento. L’insegnamento si focalizza infatti sull’acquisizione di abilità cognitive generali, piuttosto che su specifiche performance da mettere in atto in situazioni ben precise. L’insegnante aiuta una persona a sviluppare nuove strategie di pensiero e di azione.

Mentoring. Il mentoring consiste nel guidare una persona a scoprire le proprie competenze inconsce ed a superare le resistenze e le interferenze interne, credendo nelle possibilità della persona stessa e considerando valide le sue intenzioni. Il mentore, spesso attraverso il suo stesso esempio, contribuisce a dar forma o ad influenzare positivamente le convinzioni ed i valori della persona. Questo tipo di mentoring viene spesso interiorizzato fino a diventare parte integrante della persona, finché la presenza fisica del mentore non è più necessaria. Le persone diventano capaci di portare dentro di sé un proprio “mentore interiore” che faccia loro da guida e consulente nelle varie situazioni della vita.

Sponsoring. La sponsorship è il processo di identificazione e di riconoscimento dell’essenza o identità di un’altra persona. La sponsorship consiste nel cercare negli altri il potenziale e nel salvaguardarlo, focalizzandosi sullo sviluppo dell’identità e dei valori fondamentali. Una sponsorship efficace è quella che deriva dall’impegno a promuovere qualcosa che è già all’interno di una persona o di un gruppo, ma che non ha trovato ancora la sua piena espressione. Uno sponsor efficace crea un contesto in cui altri possano agire, crescere ed eccellere. Gli sponsor forniscono le condizioni, i contatti e le risorse che consentono al gruppo o all’individuo di concentrarsi, sviluppare ed utilizzare le proprie abilità e il proprio talento.

Risvegliare. Il risvegliare consiste nel supportare un’altra persona fornendole i contesti e le esperienze che portano alla luce la parte migliore del suo modo di entrare in sintonia con il sé e con lo spirito. Colui che risveglia gli altri lo fa attraverso la propria integrità e congruenza, mettendo le persone in contatto con le proprie visioni ed entrando egli stesso in stretta relazione con esse.

Questo insieme di competenze tra loro complementari, il caretaking, il guidare, il coaching, l’insegnamento, il mentoring, la sponsorship e il risvegliare, definiscono la serie di abilità del coaching. Sono di abilità fondamentali, sia che si tratti di seguire un collega di lavoro che desidera migliorare le proprie capacità di comunicare, un gruppo di persone impegnate in un progetto all’interno di un’azienda, una persona che attraversa una fase di cambiamento a livello personale, o l’amministratore delegato di una multinazionale. Per ciascun diverso livello di supporto, è necessario che il coach imposti un diverso tipo di relazione e che utilizzi una diversa serie di strumenti. Gli strumenti del mentoring, per esempio, sono diversi da quelli utilizzati per insegnare, per guidare e per risvegliare. In molte situazioni sarà necessario combinare strumenti, capacità e tipi di supporto, e per fornire questa serie di strumenti un buon coach deve necessariamente avere il pieno controllo di tutte le attività del coaching e del loro orientamento generale.

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